Il museo Palatino

Il Museo del Colosseo, situato al secondo livello dell’anfiteatro, rappresenta un percorso tematico all’interno dello spazio espositivo. Una segnaletica ben studiata individua gli itinerari più significativi per valorizzare al meglio la visita.

Le ricerche archeologiche degli ultimi anni, insieme alle mostre più recenti e alle pubblicazioni a stampa in cui sono confluite, hanno fornito agli esperti una maggiore comprensione della lunga vita del Colosseo, dei suoi riusi e persino dei suoi significati ideologici. Il percorso espositivo del Museo raccoglie le opere più notevoli provenienti dall’edificio e dagli scavi, organizzate in modo da illustrare gli aspetti salienti del monumento attraverso espansioni ipertestuali e ipermediali.

La prima sezione è il punto di partenza del Museo e si basa sull’architettura del grande antifteatro, con parti in mostra come capitelli e frammenti di transenne e la suggestiva ricostruzione delle vomitoria. In questa sezione, si evidenzia la forza del monumento come modello di architettura nei secoli. Una firma lasciata da Hubert Robert sulla “carne viva” del Colosseo costituisce un evidente esempio artistico di identificazione esistenziale con l’edificio. I dipinti riprodotti nei pannelli esplicativi mostrano fedelmente le tipologie d’uso del piano terra, secondo modalità già invalse nel tardo Medioevo.

La seconda sezione illustra il funzionamento dell’anfiteatro e la vita quotidiana al suo interno attraverso plastici e reperti esposti in teca. Inoltre, vengono presentati graffiti, mosaici e rilievi per descrivere il mestiere del gladiatore e soggetti di venationes.

La terza sezione è dedicata agli spettatori, con i loca senatori le cui iscrizioni mostrano una divisione dei posti a sedere sulle gradinate. Una varietà di marmi in mostra descrive l’apparato scultoreo del monumento, inclusa la loro originaria collocazione, se conosciuta.

La quarta successiva si concentra sul riuso ideologico del monumento, trasformato in un simbolo del nuovo impero negli anni dell’impero. La sezione segue quindi con l’illustrazione del Medioevo del Colosseo, della sua “cristianizzazione” e, come controcanto, l’evocazione di un Colosseo “magico” e demoniaco.

Il percorso espositivo del Museo del Colosseo termina con la sezione sulla ricostruzione “filologica” del plastico del Lucangeli e alle “frondose arcate” delle vedute romantiche e degli scritti dal Grand Tour.